Finanziamento auto con maxirata finale: cos’è e conviene?

Cos’è un finanziamento auto con maxirata finale? Conviene un finanziamento auto con maxirata finale?

Se questo shakespeariano dilemma ti assilla da giorni, sei approdato nel posto giusto. In questa guida completa sul finanziamento auto con maxirata finale cercheremo di schiarirti le idee in modo semplice.

Acquistare una auto nuova è il sogno di tanti, a volte per esigenza (serve un’auto in più in famiglia o la propria è ormai andata) a volte per un capriccio. Ma è altrettanto frequente non ritrovarsi nella condizione di poterlo fare subito. Ecco che viene incontro questa opzione tra le altre.

Maxirata finale cos’è

Cos’è la maxirata finale? Cerchiamo innanzitutto di capire cos’è una maxirata finale.

Si tratta di una una particolare tipologia di credito al consumo. Offrono in sostanza al debitore la possibilità di estinguere in modo integrale un prestito ricevuto con un’unica soluzione finale, dopo aver comunque pagato delle rate in un primo momento.

E’ quindi un modo per dare una sorta di anticipo iniziale a rate, per poi estinguere tutto il debito con un’unica soluzione finale.

Nella prima fase di rimborso rateale, il debitore paga in modo ordinario rate di importo costante ma contenuto. Nella seconda fase, invece, paga solo una rata, quindi eroga un unico versamento, pagando però tutto l’importo residuo a saldo.

Generalmente, prima di arrivare alla seconda fare, il debitore ha la possibilità di poter rifinanziare il prestito anziché provvedere alla maxirata finale. L’importante è sempre che egli sia puntuale nei pagamenti dovuti e che questa opzione sia già prevista in partenza (richiederla in seguito rischia di far incassare dei no).

Generalmente, questo tipo di prestiti viene attivato proprio per acquistare un’auto o una moto di grossa cilindrata. Si tratta di una opzione simile al più noto leasing, che si basa appunto su versamenti periodici nel primo periodo e un versamento residuo al raggiungimento del termine temporale fissato dal contratto.

Il contratto di finanziamento con maxirata finale può anche prevedere il versamento di un anticipo al momento della sottoscrizione del contratto. Quindi di una fase preliminare a quella delle rate e della maxirata finale.

Ed ancora, il contratto può anche stabilire che, alla conclusione del finanziamento preveda, al posto di una maxirata finale, la restituzione del bene che il debitore ha acquistato ricorrendo al prestito. E’ come se lo avesse noleggiato per un determinato lasso di tempo.

Finanziamento auto con maxirata finale come funziona

Come funziona il finanziamento auto con maxirata finale? Abbiamo detto che questa opzione, non molto conosciuta a dire il vero, è spesso proposta dalle concessionarie proprio per acquistare un’auto o una moto. Quindi per quei pagamenti di medio-basse o medie dimensioni, per le quali comunque si può avere degli affanni (data l’odierna situazione lavorativa è una situazione diffusa).

Ricapitoliamo cosa prevede questa particolare opzione di credito al consumo:

  • anticipo di una parte del finanziamento, non dilazionabile (condizione non sempre presente)
  • pagamento di un tot di rate ad importi generalmente contenuti
  • Maxirata finale a saldo dell’importo rimanente. In alternativa, restituzione del mezzo o rifinanziamento del prestito con un nuovo piano di pagamento rateale

Questa formula è stata inventata negli Stati Uniti quasi mezzo secolo fae proprio dalla casa automobilistica che col fordismo (che applicava gli assunti del Taylorismo alla fabbrica, alias la catena di montaggio) aveva già rivoluzionato il settore automobilistico ad inizio ‘900. Vale a dire la Ford.

L’idea nasceva da una specifica esigenza della banca di incrementare i propri profitti, riducendo allo stesso tempo i propri rischi. Del resto, per una banca acquistare denaro a breve termine per prestarlo ai clienti, risulta meno costoso che acquistarlo a lunga scadenza.

Tra gli altri vantaggi di una siffatta formula per la banca troviamo il fatto che il rischio di insolvenza da parte dei clienti è due volte inferiore sui finanziamenti di breve durata rispetto a quelli di lunga. Motivo? Semplice: a giocare un ruolo determinante è il tempo. Finanziamenti di breve durata sono meno esposti a cambiamenti in corso (esogeni o endogeni) rispetto a quelli di lunga durata.

Infine, in caso di finanziamento con maxirata, gli interessi pagati da un cliente sono maggiori rispetto a un piano tradizionale di pari durata. Ciò perché alla base c’è un meccanismo finanziario che pone, per tutta la durata del finanziamento, questa quota di capitale residuo a fine contratto. Andando così a creare una maggiore base di calcolo di quota capitale sulla quale applicate gli interessi.

Detto dei vantaggi per le banche, c’è per la concessionaria un grande vantaggio di marketing: poter sponsorizzare auto anche molto costose sbandierando rate mensili contenute. Il che crea desideri anche in chi, solitamente, tali auto non se le può permettere. Tuttavia, questi clienti dovranno comunque fronteggiare un importante esborso iniziale e finale spesso rivelato solo quando ci si presenta in sede o se si leggono le piccole postille.

Più in avanti vedremo i vantaggi per il cliente.

Esempio di Finanziamento auto con maxirata finale

Vediamo un esempio. Supponiamo di voler acquistare un’auto che, comprese tutte le tasse chieda un finanziamento pari a 15mila euro totali.

Mettiamo caso che decidiamo di erogare un anticipo di duemila euro, mentre la maxirata finale è pattuita a 5mila euro. Dunque, sottraendo questi 7mila euro (2000 + 5000), restando 8mila euro da rateizzate, sui quali pagheremo gli interessi.

Come detto, per questo genere di finanziamento sono previste rate di basso importo, quindi è spalmabile in 3-5 anni perché vanno calcolati pure gli interessi.

Le case automobilistiche stanno ricorrendo spesso al finanziamento auto con maxirata finale perché promuovono rate accattivanti – al massimo di 250 euro – perché poi il resto sarà richiesto all’inizio e alla fine. Peccato che nelle pubblicità lo scrivano in piccolissimo in basso e quindi, o si è dotati di una eccellente vista per leggere queste postille, oppure si avranno grosse delusioni in concessionaria.

Una nota casa automobilistica ha pubblicizzato un suo modello di segmento A a 250 euro al mese. Una proposta allettante, sicuramente. Peccato che poi nella pubblicità ci sia scritto sotto in piccolo un anticipo di 11.000 Euro e una maxi rata finale di 12.500 Euro.

E’ chiaro che guardare una bella auto di lusso che si pavoneggia in uno spot, accessibile con una rata tutto sommato abbordabile per una persona che gode di uno stipendio da operaio o da impiegato, è qualcosa di accattivante. Ma poi va conosciuto tutto il resto.

Finanziamento auto con maxirata finale conviene?

Conviene stipulare un finanziamento auto con maxirata finale? Può senza dubbio costituire una valida alternativa per pianificare l’acquisto di un bene mobile (non solo auto o moto, ovviamente, ma anche elettrodomestici, materiale informatico, ecc.) purché si conoscano tutte le condizioni in partenza e si evitino sorprese. Del resto, questa è la prima regola base quando si stipula una finanziaria, di qualunque forma essa sia.

Come visto, tra le altre cose, c’è anche la possibilità alla fine del contratto di decidere se saldare il tutto e diventare proprietari del bene pagando la maxirata. Oppure se non pagarla e restituirlo. Quindi, è come se lo avessimo noleggiato.

In effetti si potrebbe obiettare dicendo che così si pagano delle rate con tanto di interessi per qualcosa che poi non sarà nostro definitivamente. Ma l’altra faccia della medaglia è la possibilità di rinunciare all’acquisto per sopravvenuti problemi (in 3-5 anni possono cambiare tante cose nella vita) o perché abbiamo cambiato idea sul bene in questione (ci ha deluso in termini di prestazioni, abbiamo trovato altro, ecc.)

Anzi, prima di stipulare un siffatto genere di finanziamento, è opportuno proprio vedere se c’è la possibilità di non riscattare il bene alla fine. Perché è un vantaggio e una scappatoia importante. Del resto, al termine del contratto, il debitore dovrebbe poi pagare per forza la maxirata o essere costretto a rifinanziare il credito. Quindi ad auto-infliggersi qualche altro anno di rate, con annessi interessi. Il tutto, col rischio di dover pagare un bene di cui non si è più tanto convinti.

Oltretutto, la maxirata, che ha una consistenza importante e generalmente corrisponde alla metà di tutto l’importo (la consistenza dipende anche se c’è o meno un anticipo da versare), potrebbe portare il debitore ad incorrere ad altri prestiti per corrisponderla.

Va da sé che una concessionaria non ha responsabilità di eventuali nostri problemi sopraggiunti o cambiamenti di gusti o opinioni in corso d’opera. L’importante è che sia sempre messo tutto nero su bianco all’inizio.

Finanziamento auto con maxirata finale e leasing: differenze

Come anticipato, il finanziamento auto con maxirata è una costola del leasing per beni strumentali. Quest’ultimo prevede il pagamento di un canone mensile per poter utilizzare il mezzo, senza doversi preoccupare di manutenzione ordinaria e straordinaria. Poiché è tutto incluso. Infatti, uno slogan che usano gli agenti è: “vi dovete preoccupare di mettere solo la benzina” o con slogan più ufficiali come “Prendi le chiavi e vai“.

E’ una forma che ha iniziato a prendere piede in Italia da inizio anni 2000, può durare solitamente da 1 a 3 anni. Dopodiché vengono proposte delle opzioni al cliente:

  1. Può continuare a pagare il canone e tenere la vettura per un periodo basato sul valore della stessa, dopo il quale sarà di sua proprietà. In tal caso, il leasing si trasforma a tutti gli effetti in un finanziamento classico
  2. Può “riscattare” il mezzo pagando un’unica soluzione in base al valore attuale del mezzo e divenirne proprietario
  3. Può restituire il mezzo al concessionario e chiudere il contratto

In effetti, il leasing è la maxirata si avvicinano molto, ma il primo è in genere pensato soprattutto a livello professionale. Il libero professionista usufruisce del mezzo come bene strumentale alla sua attività e non è interessato al possesso. Mentre nella sua dichiarazione dei redditi diventa un costo di produzione.

Le società di autonoleggio e leasing rivendono le auto riconsegnate dai liberi professionisti alla conclusione del leasing. Mentre i professionisti preferiscono attivare un nuovo leasing con un mezzo nuovo perché non interessati al suo possesso. Anzi, preferiscono avere sempre un mezzo nuovo, sia in termini di chilometri percorsi, sia di nuove tecnologie nel frattempo emerse.

Tuttavia, se il leasing è stato inizialmente una opzione per i liberi professionisti, con la crisi del mercato automobilistico ormai atavica (un settore che è sempre tra i primi a pagare quando si verificano problemi a livello mondiale o nazionale), oggi come oggi viene sempre più optato anche dai privati. Anche alla luce del problema delle assicurazioni. Almeno, la rata mensile include tutti i costi. Si sta di fatto rinunciando sempre più alla proprietà del mezzo.

Quindi, le differenze tra leasing e finanziamento con maxirata finale sono sempre più labili e impercettibili.

Finanziamento auto con maxirata finale: vantaggi e svantaggi

Vediamo ora quali sono i vantaggi e gli svantaggi di accendere un finanziamento auto con maxirata finale.

Pro

Immediato possesso del bene

Possibilità di acquistare ed entrare subito a disposizione di una auto (o altro bene) pur non avendo immediate disponibilità per pagarlo. Al massimo daremo un anticipo, poi tutto sarà rateizzabile e rinviato in futuro.

Si aggira il suo reale ciclo di vita e usura

L’esempio dell’auto è calzante. Sappiamo che un’automobile è soggetta ad usura, soprattutto se si percorrono oltre 15mila chilometri l’anno. Ma anche se si percorrono pochissimi chilometri, per esempio meno di 5mila.

Tuttavia, questa formula consente di aggirare questo problema giacché si può entrare in possesso di sempre nuove auto, magari rinunciando alla maxirata finale. E così optando per una nuova auto, accendendo un nuovo finanziamento.

Possibilità di cambiare gusti o opinioni

Può succedere che un’auto, alla prova concreta del suo utilizzo, ci deluda o non soddisfi le nostre esigenze. Del resto è un fatto molto comune: un conto è sedersi dentro in una concessionaria, da fermi, per qualche secondo o provarla per un giro di pochi minuti. Un conto è utilizzarla per ore tutti i giorni.

Rinunciando a pagare la maxirata finale possiamo quindi decidere di rinunciarci alla fine del piano rateale.

Contro

Truffe o pubblicità ingannevoli

Rischio di finire in autentiche trappole finanziare, che inducono in errore il consumatore attraverso offerte ingannevoli e informazioni poco chiare. Abbiamo fatto l’esempio di una auto di lusso propinata a 250 euro mensili (probabilmente spalmati per 5 anni). Ma dovendo poi sborsare la metà tra anticipo e maxirata finale.

Se questi sono i casi di pubblicità ingannevoli, comunque in buona fede per puro marketing, possiamo rischiare anche di incorrere in autentiche truffe. Dove rate bassissime, anche di 100 euro o meno al mese, nascondono poi una maxirata esagerata e, peggio ancora, la difficoltà di rinunciare all’auto.

Occorre dunque leggere bene il contratto. Deve essere esplicitata la possibilità o meno dell’opzione sulla maxi rata finale e devono essere valutate le criticità relative all’usura e probabili penali e concessioni di natura straordinaria.

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